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Il Museo Ceará è un museo situato nella città di Fortaleza che ospita una collezione di oltre 13mila pezzi distribuiti in tre importanti collezioni che raccontano la storia del Ceará: Paleontologia, Archeologia / Antropologia indigena e Mobili.



Espone anche mostre tematiche permanenti, con temi di interesse per la storia del Ceará, come i poteri costituiti, le lotte e le rivolte popolari, la religiosità, la produzione intellettuale e l'irriverenza del Ceará.



Il Museo del Ceará oggi ha le sue collezioni originate nel primo museo del Ceará appartenente al dottor Joaquim Antônio Alves che nel 1873 organizzò una collezione di oggetti e frammenti della natura. Questa raccolta costituiva il Museo Provinciale, che operò dal 1875 al 1885 come una delle dipendenze del Gabinete Cearense de Leitura. Dal 1894 Francisco Dias da Rocha formò una collezione per il Museo Rocha che operò fino al 1950.



Il Museo storico del Ceará è stato creato solo nel 1932 dall'allora governatore Roberto Carneiro de Mendonça. È stato realizzato in collaborazione con l'Archivio Pubblico dello Stato. Nel 1951, l'Archivio Pubblico fu trasferito al Palazzo Senador Alencar, con il museo rimasto nell'edificio Praça da Sé fino al 1957, che fu trasferito all'Instituto do Ceará. Nel 1955, nuovi pezzi furono incorporati nella collezione, le collezioni indigene dell'ex Museu do Instituto e il Museo Rocha, quest'ultimo ribattezzato Museo storico e antropologico del Ceará.



Nel 1967, il museo è tornato sotto la tutela dello Stato legato al Segretario della Cultura dello Stato del Ceará (Secult). Nel 1973, il Palazzo Senador Alencar è stato dichiarato Monumento Nazionale dall'IPHAN. Nel 1990, sotto il governatore Tasso Jereissati, fu restaurato e divenne la sede dell'attuale Museo del Ceará. È stato riaperto il 25 marzo 1998, quando ha celebrato il 144 ° anniversario dell'abolizione della schiavitù nel Ceará. Il maestoso edificio è stato poi adattato per il funzionamento del museo e dal 1998 ospita mostre a lungo e breve termine. Nel 2001 è stata creata la Sala Paulo Freire, che ospita conferenze, corsi e seminari. L'anno successivo è stato aperto il Memoriale Frei Tito, omaggio ai religiosi vissuti durante il regime militare stabilito nel paese nel 1964. Il Museu do Ceará dispone anche di una Riserva Tecnica, una sala del Centro Educativo, una sala amministrativa e una biblioteca. Ha anche una collezione di piume nella sua collezione che è stata anche elencata da IPHAN.



La vecchia Assemblea provinciale del Ceará fu trasferita dopo la costruzione dell'edificio negli anni 1856 e 1871. Secondo il rapporto del presidente della provincia, Dott. Joaquim Vilela de Castro Tavares, fino ad allora l'Assemblea provinciale occupava un edificio "che più similmente destinato alle sedute di alcuni comuni di paese ". Nel 1856, il presidente del consiglio municipale, Vicente Pires da Mota, ordinò la revoca del piano di costruzione e incaricò il sindaco della città, Antônio Rodrigues Ferreira, di acquistare le case chiamate "Quartieri di Agostinha", un punto di vendita occupato per alcune derrate alimentari, per l'installazione della futura sede dell'Assemblea provinciale. I lavori iniziarono il 25 ottobre 1856, sotto la responsabilità dell'imprenditore Joaquim da Fonseca Soares e Silva. L'edificio sarebbe servito all'Assemblea e al Liceo, tuttavia, il 1 ° luglio 1858, in un rapporto del Presidente, l'Assemblea decise di destinare un altro sito al Liceo, lasciando l'edificio ad uso esclusivo del Legislativo.



Tra il 1857 e il 1863 quel lavoro rimase paralizzato. Successivamente, la progettazione e l'esecuzione dei lavori furono affidate all'ingegner Adolpho Herbster, che preparò i piani dalle fondamenta già pronte della prima fase della costruzione.



La sua inaugurazione avvenne il 4 luglio 1871, alla presenza di illustri politici, come il vice Gonçalo Baptista Vieira - Barão de Aquiraz e il presidente della provincia. Il luogo si chiamava Palacete Senador Alencar, dal nome del famoso politico dell'Impero, padre del romanziere José de Alencar. L'edificio ospitava anche la Facoltà di Giurisprudenza, la Biblioteca Pubblica, l'Accademia Cearense de Letras, l'Instituto do Ceará e il Tribunale elettorale regionale.



L'edificio neoclassico che ospita il Museu do Ceará è isolato dall'ambiente circostante, privo di rientranze e con pianta rettangolare con accessi sui quattro lati. La tipologia e la natura degli ornamenti è simile tra il primo piano e il piano terra. La differenza rispetto ai serramenti è la presenza di una ringhiera lavorata che chiude i serramenti superiori, come i davanzali delle finestre; al piano terra le aperture sono chiuse solo con infissi misti di legno e vetro. L'accesso principale è ben segnato dalla presenza dei colonnati dorici che sorreggono il balcone del piano superiore, il balcone chiuso da balaustra e dalla presenza del frontone triangolare dove è visibile lo stemma della Repubblica. Il rivestimento murale presenta fregi orizzontali negativi che convergono radialmente agli archi apribili; la marcatura verticale delle facciate è dovuta a pilastri leggermente tirati, mentre quella orizzontale delimita bene i due piani ed è costituita da un cornicione al centro e da un altro in alto sul pianoro. Edificio ben tenuto. L'edificio è protetto da Tombo Federal: Processo nº 863-T 72, Livro do Tombo Histórico, Iscrizione nº 440, Fls. 72; Libro Tombo das Belas Artes, iscrizione n. 502, data: 28 febbraio 1973. È considerato il punto di riferimento ufficiale dello stile neoclassico brasiliano.

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